Uno dei fattori chiave che contribuiscono alla qualità di una maglia da calcio è il materiale di cui è composta. Troverete in questa categoria negozio dei Red Devils, maglie di questa stagione 2020/21, ma anche maglie delle stagioni precedenti. Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90, i granata iniziano la scalata verso i tornei professionistici, partendo dal Campionato Interregionale fino a conquistare la promozione in Serie B. I suoi migliori risultati sono infatti il salto di categoria e la permanenza in seconda divisione, nel biennio 1993-1995; attualmente si trova al 108º posto della classifica perpetua cadetta. Il 6 dicembre 2015, siglando un rigore nella vittoria per 2-0 contro il Frosinone, segna il suo quarantesimo gol con la maglia del Chievo (e il suo sesto gol in campionato). E per il campionato che comincia tra due mesi o poco più? E tutto deve essere pronto con largo anticipo perché Nike comincia a mandare le nuove maglie ai suoi distributori in giro per il mondo sei mesi prima che vengano indossati per la prima volta dai giocatori. L’Arsenal accusa il colpo e rischia di capitolare, fino all’interno destro a giro di Lacazette, che fissa definitivamente il risultato sull’1-1.

soccer balls I Gunners partono fortissimo, impegnando seriamente, in soli 17′, un attento e reattivo Alisson in almeno tre occasioni, tutte brillantemente sventate dall’ex portiere della Roma (su Lacazette, Xhaka e Mkhitaryan). «Hanno deciso di scommettere sulla Roma perché credono nel suo marchio, riconoscibile ovunque, perché è stato più facile instaurare un rapporto con la proprietà americana della società e perché considerano la capitale italiana una città strategica, tra sport, cultura e turismo, per il rapporto coi giovani» spiega Christoph Winterling, il quarantenne tedesco, ex manager di Adidas che, divenuto capo dell’area commerciale della società giallorossa, si trova ora a gestire l’accordo con gli ex rivali di Nike. Nel mese di aprile del 2024 viene inaugurato il Palermo City Football Academy, primo centro sportivo di proprietà della storia del club. La stagione successiva è quella del primo derby vinto contro la Civitanovese: i maceratesi si impongono per tre reti a zero. Il primo tempo prosegue tra occasioni e rovesciamenti di fronte continui: si rende, ai punti, più pericoloso il Liverpool, con un Van Dijk in versione attaccante aggiunto, che raddoppia il conto dei legni (palo al 45′). È il preludio alla rete del vantaggio, che arriva dopo circa un quarto d’ora di gioco in un secondo tempo equilibrato e che non parte sulla stessa falsariga della prima frazione: è un fulmine a ciel sereno che sposta gli equilibri del match.

Il Liverpool sale così a 27 punti, provvisoriamente capolista (ma che può essere raggiunto dal Chelsea), l’Arsenal invece a 23 (per qualche ora al quarto posto, poi lasciato al Tottenham). Ora la sfida di Champions League con la Juventus, ma la prestazione sfornata non regalerà di certo particolari incubi ad Allegri. Invano. La beffa arriva al 92′, quando l’attaccante classe ’97 natio di Manchester trova la rete da tre punti con un sinistro da distanza ravvicinata, ammutolendo il Vitality Stadium. WOLVES-TOTTENHAM – Vede i fantasmi, ma si prende la quarta piazza il Tottenham, che esce con i tre punti dal Molineux Stadium di Wolverhampton. Raul Jimenez, Helder Costa e Ruben Neves vanno ad un passo dal riaprire la partita, poi, al 62′, il tris di Kane sembra chiudere definitivamente i giochi. Poi, i Reds mettono paura agli avversari, prima con la traversa colpita da Firmino, poi con la rete annullata a Mané.

cherry blossoms in da l t against blue sky Per il cambio di marcia, però, sono necessari due cambi: Rashford per Mata ed Herrera per Fred, mandati in campo dallo Special One entrambi al 56′. I due entrano subito in partita, protagonisti in praticamente tutte le sortite offensive più pericolose dei Red Devils, ad eccezione della traversa colpita da Young al 64′. Il Bournemouth cede metri agli avversari ma non si limita a difendere l’1-1, cercando, quando possibile, il colpo del ko. Per i 100 milioni di dollari del suo valore complessivo, ma anche per l’orgoglio di vedere la Roma affiancata agli altri sei «top club» europei inseriti dalla Nike nel suo portafoglio di squadre globali: Inter e Juventus in Italia, il Barcellona in Spagna, il Celtic in Scozia e tre club inglesi, Manchester United, Manchester City e Arsenal. La Roma, che ha già chiuso il rapporto con Robe di Kappa, per quest’anno di transizione ha fatto una scelta «artigianale»: maglie senza sponsor tecnico (le produce la Asics, ma il suo «brand» non comparirà) disegnate dalla stessa società usando anche spunti suggeriti dai tifosi.

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