La Kappa – che in Serie A veste ancora il Napoli e tra poco vestirà la Fiorentina – negli anni 80′ e 90′ del secolo scorso ero considerato un marchio all’avanguardia del design delle maglie da calcio. Le tre strisce caratteristiche del marchio tedesco erano apparse sulle maniche delle divise da portiere già dalla stagione 1976-1977 e sui pantaloncini dei giocatori dalla stagione successiva: in entrambi i casi, però, non erano accompagnate dal logo. Il terzo kit nero con dettagli gialli rimanda alla stagione ’99/2000 e alle imprese di campioni come Raul, McManaman e Redondo. Nel 1986, insieme allo sponsor «Crodino» e, successivamente, a «La Nazione», la divisa tornò interamente viola, con la scritta dello sponsor e i numeri gialli e il colletto a camicia. Uno sponsor tecnico apparve per la prima volta sulle divise del Milan nella stagione 1978-1979, quando, nella trasferta di Ascoli Piceno valevole per la 18ª giornata di campionato, i giocatori scesero in campo con maglie firmate dal trefoil adidas.
Una maglia essenziale, caratterizzata da un colore Écru, dove all’interno sono presenti tutti i loghi e lo sponsor in colore granata. La classifica di So Foot Club prosegue con il quarto posto dell’Olanda 1974 – la maglia numero 14 di Johann Cruijff – e il quinto della Nazionale italiana di calcio 1982, quella del terzo mondiale vinto in Spagna dal ct Enzo Bearzot con i gol di Paolo Rossi e con il classico scudetto tricolore sulla maglia azzurra. Nel 1999, anno del centenario milanista, la squadra affiancò alle divise della stagione 1999-2000 un’uniforme celebrativa che riprendeva, nello stile, quello della progenitrice del 1899; la stessa maglia, con tricolore ricamato sulla manica, venne indossata per un’ultima volta il 6 maggio 2001 contro il Perugia, nella ricorrenza del centenario dal primo scudetto rossonero. La maglia home è ispirata alla away della squadra maschile della stagione 1989-1990 per via di un inserto a strisce diagonali all’altezza del petto che si interseca con le classiche righe verticali nere e azzurre. Gli estremi difensori del Milan non hanno globalmente lasciato negli annali divise di riferimento, eccezion fatta per la maglia gialla di Enrico Albertosi nella seconda metà degli anni 1970 e, prima ancora, per Fabio Cudicini, portiere rossonero a cavallo degli anni 1960 e 1970, il quale si guadagnò il soprannome di Ragno Nero per via dell’uniforme indossata all’ombra della Madonnina: una muta completamente nera con bordini rossi che fece epoca.
Su questa via nessuno è mai andato più in là, maglietta juve e non si sa proprio se si debba ammirare di più il suo ingegno o il suo coraggio. Per un’intera decade il Newcastle ha ribadito lo stretto legame con la sua città e la sua gente sottoscrivendo una partnership con la famosa birra prodotta proprio sul posto. La prima di sempre delle nerazzurre in Serie A, il 14 settembre 2019 in casa contro il Verona, si conclude con un pareggio per 2-2: a realizzare il primo gol dell’Inter nella massima serie è Debever. Detto questo, uno sguardo anche alla classifica «individuale» delle magliette più vendute (e qui entrano in gioco anche le versioni «in nazionale») in ambito mondiale: primo posto per Cristiano Ronaldo, sempre favorito per il titolo di capocanoniere in Champions per le scommesse calcio. Per la maglia da trasferta del Crystal Palace ne ha realizzata una di base bianca con una striscia colorata in stile pastello, rossa e blu. Come richiamo alla tradizione, lo scudo ricompare sulla prima divisa solo dalla stagione 2014-15, ma la croce rossa su fondo bianco sarà, assieme ai colori sociali rosso e nero, una componente costantemente presente nel logo del Milan. Discorso a parte per la divisa bianca rossocrociata della stagione 2007-2008, che ebbe un chiaro intento celebrativo in vista del centenario del club.
Tali colori furono scelti, come disse Herbert Kilpin, per rappresentare il fuoco dei diavoli milanisti (rosso) e la paura degli avversari nell’affrontarli (nero). La maglia in Vaporknit è bianca, con un motivo geometrico sulla parte sinistra del corpo che compone delle strisce orizzontali che sfumano dal blu al rosso, gli altri due colori della bandiera nazionale. Degno di nota anche quanto accaduto in occasione dell’incontro del 27 febbraio 2016 contro il Torino, quando la squadra sfoggiò una maglia celebrativa del trentennale della presidenza Berlusconi, recante il ricamo «20 febbraio 1986 – 20 febbraio 2016» accompagnata dalla firma autografa di Silvio Berlusconi. Five, storica mascotte della rete televisiva Canale 5; sia la squadra sia l’emittente erano all’epoca di proprietà di Silvio Berlusconi, e «Dudy» era il soprannome del suo secondogenito Pier Silvio. Debutta con la nazionale colombiana il 4 settembre 2010, nell’amichevole di Puerto La Cruz vinta 2-0 contro il Venezuela, trovando nell’occasione la rete che sblocca il risultato, la sua prima per i Cafeteros. Il girone di ritorno si apre con un successo per 3-0 sul campo del Verona e un altro con lo stesso risultato in casa contro l’Empoli.